Progetti

Il Progetto 2014-2015 

A. ENTE PROPONENTE: 

S.V.E.P. Centro di Servizio per il Volontariato di Piacenza

B. DATI SUL TITOLARE DEL PROGRAMMA:
Indirizzo: Via Capra 14/c – 29121 Piacenza
Referente del progetto: Silvia Balordi
Telefono: 0523/306120
Fax: 0523/336525
E-mail: info@svep.piacenza.it – formazione@svep.piacenza.it

C. TITOLO DEL PROGRAMMA: “STRADE DI PACE - STRADE DI SOLIDARIETA' E LINGUAGGI UNIVERSALI: percorsi per rendere visibili ma anche indesiderabili xenofobia, pregiudizio e discriminazione, militarismo delle menti e dei territori.”

D. TITOLO AZIONI ALL'INTERNO DEL PROGRAMMA:
Il progetto è presentato da S.V.E.P., che si occupa della gestione operativa e della parte amministrativo-finanziaria, ed è promosso dagli aderenti al Tavolo della Pace: associazioni, ONG, insegnanti singoli/e cittadine e cittadine con il sostegno di alcuni Comuni.

  1. CONTRABBANDIERI DI PACE
  2. QUALI TRACCE, QUALE VITA: RACCONTARE CON IL FUMETTO
  3. QUALI TRACCE, QUALE VITA: RACCONTARE CON LA FOTOGRAFIA
  4. RITMI E BIOGRAFIE METICCE
  5. SIAMO TUTTI AFRICANI! QUANDO MIGRARE ERA UNA COSA NORMALE
  6. TU PUOI SCEGLIERE
  7. PROMOZIONE ANNO INTERNAZIONALE DELLA TERRA E ANNO EUROPEO DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
  8. FORMAZIONE APERTA
  9. PROIEZIONI E AZIONI
  10. ESSERCI! EVENTO FINALE PUBBLICO


E. PROGRAMMA: Sintesi e obiettivi del Programma
Le proposte contenute nel Programma accompagnano la cittadinanza in particolare giovanile, a cui è dedicato in una speciale ricerca attiva lanciata nel territorio su “SEGNALI DI PACE E DEI SEGNALI DI GUERRA” che convivono nel presente di Piacenza e provincia, il luogo in cui viviamo, anche attingendo alle nostre radici e ricostruendo il filo delle storie e delle testimonianze individuali e collettive di lotta e impegno contro le guerre e la militarizzazione del territorio. Viene individuata quindi nella solidarietà e nella cooperazione, anche oltre i confini nazionali, la vera strada della prevenzione delle guerre. Un messaggio che ci sembra fondamentale nell'Anno Europeo della Cooperazione allo sviluppo e nell'inizio del triennio che ricorderà gli orrori della Prima guerra mondiale per smantellare la fiducia in qualsiasi “guerra preventiva” e indirizzare risorse ed energie verso un'economia di giustizia e una modalità di impegno per costruirla nella cooperazione creativa e nella nonviolenza.
Le ragazze e i ragazzi saranno accompagnate/i ad uno SGUARDO sulla città per leggervi tracce e segnali che ci facciano capire “DOVE SIAMO e COME STIAMO?”, facendoci immaginare come potrebbe essere il nostro FUTURO alla luce di ciò che oggi si sta seminando: “CHE COSA VOGLIAMO PRESERVARE?”, per costruire linguaggi per comunicare nella diversità, relazioni, economie e strade solidali anche a partire dalle contraddizioni della crisi e per arrivare alle conseguenze nefaste delle guerre che portano sofferenza, miseria, violenza, desiderio di vendetta e migrazioni forzate.

F. DESCRIZIONE ANALITICA DELLE SINGOLE ATTIVITA’

1: CONTRABBANDIERE DI PACE

Descrizione analitica dell'attività
Il gruppo giovani verrà coinvolto in un percorso di crescita e formazione reciproca guidata, aperto ad altri giovani e ai componenti del Tavolo che vorranno parteciparvi. Tale percorso durerà tutto l'anno con cadenza di due incontri al mese e offrirà a chi si impegna nel Tavolo un'occasione in più, oltre alle riunioni mensili spesso di natura organizzativa, per raggiungere una maggiore capacità di scambio e conoscenza, di propositività e creatività nel programmare azioni e iniziative, di motivazione a cooperare insieme in modo partecipato, aperto, organico nella diversità.
In particolare si inaugureranno per loro i primi passi di una Peer-education ritenuta uno strumento efficace per rapportarsi con i coetanei in stimolanti percorsi di cittadinanza attiva.
Sono previsti:
N.2 ” incontri di tre ore ciascuno condotti da ProgettoMondo MLAL su “Diritto alla diversità: viaggio tra stereotipi e pregiudizi”;
N.2 Incontri di 2 ore ciascuno condotti da Caritas diocesana, "Area Promozione Mondialità, Emergenze e Giovani", sul tema delle migrazioni economiche e migrazioni forzate, e sulla normativa di riferimento riguardante lo status di rifugiato.
N.2 incontri mensili di coordinamento del gruppo.

I componenti del "gruppo pilota" (Contrabbandiere di pace) incontreranno poi i ragazzi per una prova “su campo” di Peer Education insieme con i facilitatori e le facilitatrici di:
ProgettoMondo-MLAL in un incontro in 1 o 2 scuole secondarie di I grado
Caritas in 1 o 2 scuole secondarie di II grado.
Questi incontri formativi sono propedeutici anche alle attività laboratoriali di cui alle Azioni 2 e 3.

Obiettivi

  • Creare un gruppo affiatato di giovani “moltiplicatori”, in grado di coinvolgere coetanei e cittadinanza in percorsi che favoriscano l’incontro e lo scambio di buone pratiche.
  • Favorire la partecipazione dei giovani alle attività del Tavolo della Pace, integrando l’esperienza decennale dei componenti storici del tavolo con le proposte delle nuove generazioni.
  • Offrire gli strumenti e le metodologie tipiche dell’educazione non formale, per trasmettere ai propri coetanei le conoscenze e le competenze acquisite.

Previsione dei risultati

  • Utilizzo di nuove metodologie educative nella formazione interna ed esterna
  • Formazione del gruppo “Contrabbandiere della pace” sui seguenti temi: migrazione, stereotipi e pregiudizi, migrazione economica e migrazione forzata, normativa di riferimento sullo status di rifugiato, storia delle migrazioni.
  • Aumentata capacità di lavorare in gruppo dei membri “giovani” e “storici” del Tavolo.
  • Partecipazione attiva del “gruppo giovani” alle attività del Tavolo della Pace e introduzione di metodologie educative innovative e stimolanti.

Calendario di esecuzione.
Ottobre - Giugno: costituzione del gruppo
Ottobre - Novembre: formazione ProgettoMondo-Mlal e Caritas
Gennaio - Febbraio: incontri di Peer Education “su campo” nelle scuole

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)
Ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di I e II grado, membri del Tavolo della Pace, 5 giovani rifugiati, 5 serviziociviliste/i.

Enti e associazioni coinvolte
Progetto Mondo MLAL, Ufficio Educazione Pace e Mondialità CARITAS, Ass. Piccolo Mondo, scuole secondarie di I e II grado della città e della provincia, Ass. Arti e pensieri, ass.ni del tavolo, Centro interculturale.

Ruolo dei partner
Promuovere, ospitare, e collaborare nella gestione degli incontri

2: QUALI TRACCE QUALE VITA: raccontare con il fumetto

 
Attraverso i vari step sotto riportati i ragazzi e le ragazze saranno coinvolti in una lettura del proprio territorio (luoghi e “tracce”) filtrati dai propri sguardi diversi. Il linguaggio dell'immagine e in particolare della fotografia e la grafica e in questo caso, in particolare il fumetto, li aiuteranno a intercettare “i segnali di pace e i segnali di guerra”, di solitudine e di soIidarietà, di discriminazione e di accoglienza, di rassegnazione e di speranza, di torpore passivo e di creativa costruttività seppure nella crisi e a partire da questa, segnali che coesistono a livello locale nei luoghi dove viviamo.
Il percorso coinvolgerà anche le redazioni dei giornalini scolastici.

Descrizione analitica dell’attività
Il percorso vuole offrire ai ragazzi e alle ragazze delle scuole coinvolte, con particolare riferimento a chi tra loro è impegnato nelle Redazioni dei Giornalini scolastici, una “lente” in più e una particolare modalità comunicativa: - il fumetto- per raccontare quello che le loro “antenne” hanno colto in altre/i o subito loro stessi/e in generale nella città in cui vivono (o in alcuni ambienti e luoghi da loro scelti e maggiormente frequentati) in tema di libera espressione di se stessi/e e della propria identità senza quelle repressioni, discriminazioni, pregiudizi culturali che creano sofferenza, ledono diritti, tarpano le ali ai potenziali umani di chi può apportare contributi diversi proprio per la propria diversità culturale e provenienza geografica di origine.
Il percorso sarà articolato come segue:
- Un incontro propedeutico al workshop per lanciare la raccolta di materiale significativo cui si ispireranno i fumetti di cui al successivo workshop e per la loro pubblicazione ed esposizione con anim-attrici del Tavolo e l'illustratore di cui si precisa al successivo paragrafo.
- Workshop: 5 Incontri di 2 ore ciascuno rivolti alla classe terza di una scuola secondaria di I grado o a un gruppo composto da studenti e studentesse di redazioni giornalistiche di diverse scuole secondarie di I grado con l'illustratore Sergio Anelli, dedicati alla tecnica del fumetto sui temi del progetti opportunamente declinati.
- Valorizzazione dei prodotti dei ragazzi e delle ragazze con pubblicazione sulle testate giornalistiche studentesche, sul quotidiano Libertà, sul Blog del tavolo della pace, ed esposizione su pannelli da collocare nel cuore della città, anche negli altri eventi del progetto rivolti alla cittadinanza,oltre che nella propria scuola per essere presentati anche ai genitori e agli altri insegnanti e studenti.

Obiettivi

  • - Sensibilizzare ragazzi e ragazze sul tema proposto e sulle sue più ampie sfumature.
  • - Sensibilizzare la cittadinanza sul tema proposto e sulle sue più ampie sfumature, con particolare riguardo alle generazioni più giovani.
  • - Motivare ragazzi e ragazze alla scrittura del suddetto tema anche attraverso la ricerca attiva e la documentazione personale.
  • (- Favorire eventualmente l’incontro e lo scambio fra gli studenti e le studentesse delle varie testate giornalistiche)
  • - Imparare a sperimentare ed interpretare nuove tecniche di scrittura esistenti (tecnica del fumetto)
  • - Sensibilizzare ad una forma di volontariato di informazione e approfondimento sui temi del progetto, quale azione di cittadinanza attiva, anche in collaborazione con la rete del Tavolo della pace.

Previsione dei risultati

  • - Aver abituato gli studenti e le studentesse ad un lavoro creativo e cooperativo nella ricerca e nella stesura degli elaborati.
  • - Aver responsabilizzato gli studenti e le studentesse nella ricerca attiva di materiale utile sia in prima persona sia in gruppo.
  • - Aver avvicinato i giovani all’ampio e variegato mondo dell’espressione scritta e della grafica creativa.
  • - Aver coinvolto la cittadinanza tutta grazie alla lettura e interpretazione degli elaborati.
  • - Aprire una finestra del blog del Tavolo dedicata agli apporti delle redazioni di alcuni giornalini scolastici.

Calendario di esecuzione
Seconda settimana di Febbraio 2015: workshop
Nei mesi successivi sino a Giugno il resto delle attività proposte.

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)

  • Studenti e studentesse di N.1 scuole secondaria di I grado coinvolta nella formazione con ProgettoMondo-Mlal su migrazione, stereotipi e pregiudizi (o un gruppo inter-scuole di diverse Redazioni di giornalini scolastici).
  • Insegnanti
  • La cittadinanza tutta grazie alla pubblicazione di elaborati sul quotidiano locale e alla esposizione degli stessi nell’evento conclusivo del progetto.
  • Il Tavolo della pace

Enti e associazioni coinvolte
Scuole secondarie di I grado coinvolte, Quotidiano locale Libertà, Unione Commercianti, Comune di Piacenza

Ruolo dei partner

- Accompagnare e sostenere i ragazzi e le ragazze nell’esplorazione di campi nuovi e nell’approfondimento personale e cooperativo del tema proposto e dei sottotemi ad esso correlati.

3: QUALI TRACCE QUALE VITA: raccontare con la fotografia

Descrizione analitica dell'attività
Questa volta il linguaggio è quello della fotografia.
- Workshop di due giorni di sociografia e di linguaggio visuale a cura di PopEye A.p.s. dedicato agli studenti e studentesse interessati al tema. Il workshop permetterà l'acquisizione degli strumenti di base inerenti al linguaggio visuale e faciliterà la produzione di microprogetti foto biografici inerenti al tema dell'attività.
- Restituzione alla cittadinanza tramite attività espositive dei risultati del workshop

Obiettivi

  • - Promozione e sensibilizzazione relativamente al tema delle migrazioni forzate.
  • - Creazione di consapevolezza rispetto alle differenze tra migrazioni economiche e migrazioni forzate.
  • - Promozione dell'utilizzo del linguaggio visuale come vettore di idee e di confronto
  • - Restituzione alla cittadinanza degli esiti del percorso.

Previsione dei risultati

  • - Avvicinamento dei giovani all'utilizzo del linguaggio visuale per la trasmissione di contenuti valoriali
  • - Incremento della cultura dell'accoglienza
  • - Superamento di pregiudizi relativi alle migrazioni
  • - Produzione di un progetto foto biografico relativo al tema della migrazione economica e forzata

Calendario di esecuzione.
Marzo o Aprile 2015 per il workshop
Maggio-Giugno per la restituzione degli esiti

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica) 

  • Studenti e Studentesse selle scuole secondarie di II grado coinvolte nella formazione con
  • Caritas Diocesana "Area Promozione Mondialità, Emergenze e Giovani" relativa allo status di rifugiato e a migrazioni economiche e migrazioni forzate, Gruppo Workshop max 20 giovani, 5 rifugiati, cittadinanza (relativamente alla fase di restituzione).
  • Enti e associazioni coinvolte
  • L'associazione di promozione sociale PopEye, associazioni di migranti e di cittadini di diversi Paesi, Scuole secondarie di II grado coinvolte, Caritas Diocesana, Comune di Piacenza, Unione Commercianti.

Ruolo dei partner
Promozione dell'ospitalità e gestione delle attività del percorso.

4: RITMI E BIOGRAFIE METICCE

Descrizione analitica dell'attività.
Percorso dedicato alle e ai giovani delle scuole secondarie “Casali” e “Romagnosi” in continuità con i percorsi dell'anno precedente, teso a valorizzare l’alta percentuale di seconde generazioni presenti in queste scuole che si cercheranno di coinvolgere attraverso incontri formativi che portino le ragazze e i ragazzi a ragionare sulla propria identità all’interno di un contesto globale, ripensando le proprie “diversità” come ricchezza e mezzo per rileggere la propria realtà.

1) N°3 Incontri formativi sul tema del "glocale": globalizzazione nei piccoli universi locali. Come reagisce il locale al globale? Che ruolo hanno omologazione e differenza nella società contemporanea? Che strumenti hanno le persone per interpretare e risignificare gli spazi della propria città? Come possiamo noi ripensare il globale nel nostro locale? Con quali strumenti? Incontri con persone e realtà che con creatività hanno ripensato il proprio locale agendo in modo glocale: da associazioni come la piccola “AVE'” che promuove e sostiene percorsi paralleli di riappropriazione di una vita sostenibile tra giovani italiani e togolesi, “LIBERA” con la sua rete nazionale di lotta alle Mafie e l’esperienza a livello locale a Piacenza degli “Orti di via Degani”, come esperienza di risignificazione di un luogo cittadino da parte di una comunità .
Coinvolgeremo in attività pomeridiane i ragazzi e le ragazze che saranno interessate/i in alcuni incontri dove insieme faremo emergere le narrazioni di ognuno per poi esplorare i vari linguaggi con cui queste possono essere esteriorizzate, trasformate e condivise nella realtà locale.

2) N° 9 incontri pomeridiani così organizzati:
N° 3 incontri di tre ore ciascuno dove sperimentare Ritmo, Movimento e narrazione autobiografica attraverso l’utilizzo di metodi teatrali come Mimo Pedagogico, Teatro dell’Oppresso e Teatro Testimone esplorando le identità ibride dei ragazzi e delle ragazze.
N° 2 Incontri preparati insieme ai giovani/e, nei quali sperimenteremo strumenti e linguaggi tipici delle culture urbane giovanili, incontrando esponenti significativi da loro proposti in un precedente percorso partecipato.
N° 2 incontri con i percussionisti brasiliani animatori di Capoeira “AXE-Lata”, da anni ospiti nei nostri progetti, per creare suoni e strumenti musicali insieme attraverso il recupero di materiali e l’esplorazione di musica e corpo.
N° 2 incontri di quattro ore ciascuno per creare insieme una piccola “performance” da proporre durante la festa finale degli istituti coinvolti, per valorizzarla, e durante l’evento finale del tavolo come modo di restituzione alla cittadinanza.

Obiettivi

  • Esplorare e valorizzare le esperienze di vita e le capacità creative dei ragazzi e delle ragazze.
  • Riflettere insieme ai ragazzi e alle ragazze sul loro ruolo di costruttori di nuove forme di cittadinanza all’interno di un orizzonte culturale meticcio, vitale e dinamico.
  • Risignificare insieme gli strumenti, gli stili e i linguaggi comunicativi tipici delle culture urbane
  • Confrontarsi con persone provenienti da diversi continenti che, reinventando la propria realtà, portano in giro per il mondo un messaggio di pace e fratellanza

Previsione dei risultati

  • Offrire la possibilità alla cittadinanza di rivalutare il ruolo dei giovani come produttori di cultura
  • Aver sperimentato insieme ai ragazzi nuove forme di cittadinanza sociale
  • Aver vissuto la scuola e alcuni luoghi della città come spazi creativi e significativi.
  • Aver avuto la possibilità di vedere il mondo dalla prospettiva dei ragazzi e delle ragazze di seconda generazione, che in questi Istituti rappresentano un’altissima percentuale

Calendario di esecuzione. Gennaio – Maggio 2015

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)

  • 25 Studenti e studentesse degli Istituti superiori “Casali” e “Romagnosi”
  • 4 giovani in servizio civile regionale
  • 5 giovani rifugiati
  • La cittadinanza intera attraverso la restituzione finale e gli incontri previsti
  • I due Istituti scolastici coinvolti
  • Cittadini che gestiscono gli “Orti di Via Degani”
  • Giovani “di talento “ del nostro territorio (proposti dai/dalle ragazzi/e stessi per animare gli incontri chiamati “satellite”).

Enti e associazioni coinvolte
Istituto professionale “ A. Casali”, Istituto tecnico “G.D. Romagnosi”, Comune di Piacenza, "Area Promozione Mondialità, Emergenze e Giovani" di Caritas, ProgettoMondo MLAL, AVE’, LIBERA. Comune di Piacenza, Ass.ni di migranti, Centro interculturale..

Ruolo dei partner
Promuovere, ospitare e sostenere le attività. Dare testimonianza di nuovi modi di vivere il territorio. Valorizzare il lavoro fatto dai ragazzi e dalle ragazze offrendo visibilità perché possano presentare alla cittadinanza il risultato del percorso fatto.

5: SIAMO TUTTI AFRICANI! Quando migrare era una cosa normale...


 Percorso curato dall'associazione culturale “Arti e pensieri” contro il razzismo e i pregiudizi nei confronti dei migranti da rivolgere ai bambini delle scuole primarie, ai loro insegnanti, fino a coinvolgere attivamente le famiglie dei piccoli studenti, solitamente difficili da integrare.

Descrizione analitica dell'attività
Intrecciato con i programmi delle classi terze alle quali è rivolto, il percorso parte dal periodo della preistoria, quando i nostri antenati Sapiens sono usciti dalla culla di tutta l’umanità, l’Africa e, arrivati in Europa, si sono trovati di fronte un uomo di un’altra specie, il bianco Neanderthal che già vi abitava da tempo.
Si ribalteranno quindi le prospettive, risalendo all’epoca in cui i primi ‘immigrati’ dalla pelle scura, probabilmente guardati con sospetto, siamo stati proprio noi…
Si intenderà arrivare a riflettere su come nel mondo antico migrare fosse la normalità e su quanto il concetto di confine sia un prodotto della nostra mente tutto sommato recente, se visto sul lungo periodo della nostra storia.
Al fine di rendere accattivante il percorso, si sceglierà un personaggio-simbolo che possa guidare i bambini in questo viaggio.
Il percorso prevede:
visite guidate alla sezione preistorica del Museo Civico di Palazzo Farnese; visita alla mostra Migrazioni (di uccelli e uomini antichi e moderni) che sarà allestita al Museo di Storia naturale tra dicembre e gennaio (e a cui l’associazione “ Arti e Pensieri” parteciperà per la stesura dei testi dei pannelli relativi alle migrazioni antiche); lezione interattiva con l’ausilio di ricostruzioni 3D e spezzoni video; laboratorio pratico in due fasi per la creazione di un libretto pop-up sul tema delle migrazioni e che vedrà come protagonista la piroga monossile con cui nella preistoria i nostri antenati scoprivano nuove terre; coinvolgimento delle famiglie per la creazione del libretto; giornata finale con le famiglie, che verranno condotte dai bambini stessi in una visita guidata (al Museo archeologico o alla mostra Migrazioni, da valutare). Nella giornata di restituzione finale si allestirà anche una piccola esposizione dei libretti creati nel corso dell’esperienza. Il tutto culminerà in una conversazione con i genitori che mira a sfociare in un dibattito con confronto di esperienze, per giungere a parlare della migrazione oggi.

Obiettivi

  • - aiutare bambini e genitori a decostruire luoghi comuni e immaginari nei confronti della migrazione e dell'immigrato, connotati di solito negativamente
  • - ampliare la visuale offrendo conoscenze esperienziali per una prospettiva storica più vasta che relativizzi il concetto di confine.
  • - aiutare i bambini ma anche gli adulti a decentrarsi per assumere un altro punto di vista in uno scenario storico lontano dal nostro che permetta un distacco utile a ragionarci con maggiore obiettività.
  • - utilizzare i musei come luoghi di apprendimento, i percorsi di approfondimento come occasione anche per divertirsi e lo studio della storia come strumento per capire meglio anche il quotidiano.

Previsione dei risultati

  • stupire i bambini, arrivare a coinvolgere i genitori tramite i figli e attraverso di loro in particolare nell'incontro finale
  • volare almeno per qualche divertente ed istruttiva ora di lavoro...fuori dai luoghi comuni sul migrante che invade il “nostro” territorio e lontano dalla logica del “noi” e del “loro” quando si parla di autoctoni e immigrati.
  • coinvolgere le comunità straniere ‘trainate’ dai bambini.
  • Musei come luogo di cultura e integrazione, ‘porto franco’, cuore della città di tutti.
  • Uso della storia come momento da cui attingere nuova linfa per leggere il presente in maniera diversa, rinnovarlo attingendo alle nostre radici, ribaltare le prospettive, acquisire la consapevolezza che apparteniamo tutti alla stessa specie, giovane, espansiva, africana; siamo stati noi, un tempo, gli immigrati dalla pelle scura; la pelle chiara è un adattamento alla latitudine; nel mondo antico migrare era la normalità e le società antiche sono sempre state multietniche.
  • stesura dei testi dei pannelli relativi alle migrazioni antiche; lezione interattiva con l’ausilio di ricostruzioni 3D e spezzoni video; laboratorio pratico in due fasi per la creazione di un libretto pop-up sul tema delle migrazioni e che vedrà come protagonista la piroga.

Calendario di esecuzione
1. inizio settembre: conferenza stampa di presentazione del progetto e invito pubblico rivolto a tutti gli insegnanti delle classi terze delle Scuole Primarie di Piacenza interessati a mandare agli organizzatori un testo di presentazione della propria classe, degli obiettivi didattici in tema di integrazione interculturale ecc (eventuale questionario da compilare).
2. fine settembre: selezione delle tre classi partecipanti (si terrà conto della percentuale di alunni appartenenti a seconde generazioni coinvolgendo, ad esempio, scuole come l’”Alberoni” o il “Taverna”, ma anche scuole in cui la tematica dell’intercultura necessita di essere affrontata).
3. primi di ottobre: incontro con gli insegnanti prescelti per una giornata di formazione, volta a fornire gli strumenti per impostare il lavoro con le classi.
4. dicembre/gennaio: primo incontro con le classi. Visita alla mostra Migrazioni al Museo di Storia Naturale e laboratorio di impostazione dei libretti pop-up (Tema: le migrazioni. Potrebbero esserci delle parti da completare in un secondo momento a casa con i genitori, i quali potrebbero essere ‘intervistati’ dai bambini, che pongono loro domande come ad es. “Conosci la storia di qualche viaggio avventuroso? Magari vissuto da una persona a te nota? Si è spostato in aereo, in barca, in macchina, a cavallo…su una piroga??).
5. marzo: secondo incontro con le classi. Presentazione multimediale con spezzoni video e ricostruzioni 3D sul tema delle origini africane della nostra specie. Visita guidata ai reperti paleolitici del Museo Archeologico - sezione preistoria: come vivevano i nostri antenati? Cosa ci hanno lasciato ? Come viaggiavano ? Trasferimento in Aula didattica per la fase di laboratorio con il completamento dei libretti pop-up.
6. maggio: Giornata finale del percorso con visite guidate a cura dei bambini rivolte alle famiglie; esposizione dei libretti creati dai bimbi, scambio di esperienze e dibattito con i genitori.
In estate, poi, i bambini avranno la possibilità di coronare l’esperienza partecipando al progetto di costruzione e varo nel Po di una piroga che verrà ricostruita in scala reale per la terza edizione de IL PO RICORDA, manifestazione a cura di Arti e Pensieri con la collaborazione del Comune di Piacenza. In occasione degli incontri rivolti alla cittadinanza si potrebbe trovare un momento in cui rendere i bambini protagonisti presentando il lavoro svolto durante l’anno scolastico.

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)

  • Circa 90 bambini di 8 anni d’età
  • Rispettive famiglie dei bambini ( 200 adulti circa)
  • Insegnanti delle scuole coinvolte
  • La cittadinanza tutta
  • Enti e associazioni coinvolte
  • Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza, Musei Civici di Palazzo Farnese, Museo civico di Storia Naturale di Piacenza.

Ruolo dei partner
Ospitare nelle proprie Sale bambini, insegnanti, genitori e conduttrici, e mettere a disposizione della loro formazione le “ricchezze” museali

6: “TU PUOI SCEGLIERE!”

Descrizione analitica dell’ attività
1. A partire dal video omonimo autoprodotto dal Tavolo sulla base del ricco materiale delle interviste raccolte dal gruppo del Percorso “TU NON UCCIDERE!” del progetto dell'anno 2013-14 “Una società disarmata è possibile”, percorso di ricerca storica e sensibilizzazione sulle scelte di vita e di coscienza delle attiviste di pace e degli obiettori di coscienza al servizio militare e alle spese militari piacentini, in collaborazione con alcune classi del Liceo Ginnasio “Melchiorre Gioia”.
Attraverso la digitalizzazione del materiale fotografico e cartaceo di archivio (lettere, articoli, volantini, documenti privati, ecc. anche da archivi personali di obiettori e attivisti locali) relativo alla storia dell’obiezione di coscienza e dei movimenti per la pace nel territorio Piacentino, si intende coinvolgere i giovani e i loro insegnanti in un percorso di riscoperta dell’importanza storica di tali testimonianze, ma soprattutto del loro valore intrinseco per una cittadinanza veramente attiva, responsabile e portatrice di pace nella quotidianità. Si propone un percorso di ricerca anche all’interno di una riflessione più generale sulle guerre a partire dalla ricorrenza dei 100 anni dalla I Guerra mondiale, con la produzione finale di materiali e di una mostra che la città ospiterà in più occasioni.
Il video verrà promosso nelle scuole.

Obiettivi

  • Portare i giovani a prendere consapevolezza della ricchezza di testimonianze presenti nel nostro territorio, magari poco conosciute ma di grande valore significativo e spingerli ad uno sguardo curioso “tra” generazioni diverse, ad uno sguardo attento rispetto ai segnali di pace e di guerra nel territorio stesso.
  • Stimolare una riflessione personale nei giovani in merito alla possibilità di scegliere la pace e non la guerra, occasione che viene proposta in diverse forme anche nella quotidianità, come dimostrato dai testimoni di pace piacentini.
  • Coinvolgerle i giovani e le giovani in una riflessione sulle scelte che portano alla pace a livello micro e macro, e promuovere una riflessione su cosa vuol dire “scegliere la pace”, oggi.
  • Attivare partecipazione nei giovani e negli insegnanti attraverso la realizzazione di una mostra pubblica, quale segno visibile per la comunità cittadina intera e patrimonio di tutti i piacentini.
  • In occasione di questo percorso di ricerca, promuovere il video delle testimonianze di pace piacentine con le classi che aderiranno, ma estendere la possibilità di visionarlo anche per altre classi di altre scuole, qualora richiesto.

Previsione dei risultati

  • Realizzazione del percorso suddetto in almeno due classi del Liceo Classico “M. Gioia”, con la partecipazione iniziale di alcuni testimoni di pace e della curatrice del video e il successivo maggior coinvolgimento degli insegnanti nella gestione del percorso
  • Promozione di un interesse rispetto al tema della scelta e in particolare della scelta della pace, con uno sguardo che parta dal passato per indurre riflessioni sul presente
  • Stimolare il desiderio di abbracciare la pace con scelte quotidiane, semplici ma che chiamano in causa la persona e anche scelte di impegno collettivo anche in reti come quella del Tavolo della Pace di Piacenza
  • Esposizione della mostra realizzata in diversi contesti cittadini, per rendere la stessa cittadinanza piacentina consapevole della ricchezza di testimonianze presenti sul territorio
  • Nascita di future collaborazioni sullo stesso tema

Calendario di esecuzione.
Ottobre 2014 - giugno 2015

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)

  • Giovani studenti (circa 120)
  • Insegnanti (12)
  • Comunità cittadina piacentina
  • Enti e associazioni coinvolte
  • Liceo “Gioia”
  • Istituti per la ricerca storica nel piacentino, Archivio di Stato, Centro psico-pedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti

Ruolo dei partner
Dopo un iniziale accompagnamento a scuola, gestire la ricerca autonomamente, con la possibilità di poter sempre accedere alle testimonianze dal vivo dei protagonisti del video, al materiale di documentazione, con la garanzia di un accompagnamento/consulenza da parte della curatrice del video e di altri membri del Tavolo della Pace.

7: PROMOZIONE ANNO INTERNAZIONALE DELLA TERRA E ANNO EUROPEO DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Descrizione analitica dell’ attività 

Azione a cura di Avè, ProgettoMondo – Mlal insieme con le altre associazioni interessate del Tavolo e in particolare con quelle di immigrati anche in collaborazione con il Centro interculturale di Piacenza.
1) Incontri di TeatroTerraCooperazione nelle scuole di ogni ordine e grado con giochi di ruolo, video, mostre, rassegne fotografiche con didascalie in più lingue, ospiti.
2) Mostre “Land Grabbing e Consumo di suolo: come invertire la rotta? ” a cura di AVE' quest'anno arricchita da una rassegna fotografica con didascalie in più lingue e “Mangiare bene, mangiare tutti” a cura di ProgettoMondo-MLAL in noleggio gratuito con guida e animazione su richiesta.
3) Realizzazione di un documentario a cura di AVE' sulle esperienze di agricoltura familiare in particolare nell’Africa sub-sahariana esplorate insieme con l'associazione AJVAD-Togo da due giovani volontari di AVE' nel loro recente viaggio in Togo, Benin, Ghana e Marocco.
4) Proiezione del Documentario nelle Scuole e nei Comuni interessati in particolare in quello di Pontenure dove ha sede legale l'associazione, presso Villa Raggio.
5) Partecipazione ad un Corso di agricoltura sinergica per N.4/5 rifugiati

Obiettivi

  • Sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni di varie provenienze culturali e geografiche, alla cooperazione e alla solidarietà presentando esperienze che mostrano come ci siano esperienze percorribili di economia solidale e sostenibile e percorsi anche comuni e sinergici in particolare tra donne e giovani tra Nord e Sud del mondo di riappropriazione della terra attraverso il rilancio dell'agricoltura familiare e di comunità
  • Utilizzare nella modalità di porgere la proposta lo strumento del teatro, dell'arte visiva, del contatto diretto con ospiti diversi, per un coinvolgimento globale ed una maggiore e migliore attiva immedesimazione nella materia trattata.
  • Sperimentarsi come volontari e associazioni in un'azione cooperativa e sinergica anche nel fare didattica e sensibilizzazione.
  • Offrire ad un gruppo di rifugiati la possibilità di un corso di formazione orientato all'agricoltura sostenibile anche per valorizzare questo tipo di attività nel Paese di origine.
Previsione dei risultati
  • avere valorizzato l'agricoltura almeno tra qualche giovane come sbocco occupazionale possibile in tutti i continenti e capace di garantire una buona qualità della vita nella sostenibilità ambientale in senso ampio.
  • realizzare un intervento didattico con la collaborazione di più associazioni e/o volontari soprattutto di altre culture rispetto a quella italiana.
  • agire in sinergia con gli altri percorsi del programma
  • offrire riflessioni e informazioni sulla cooperazione anche in relazione alla nuova legge italiana al riguardo, fissando alcuni elementi che la qualifichino come operante a favore di un'economia di giustizia e di relazioni umane, elementi capaci di una vera prevenzione alle guerre. 

Calendario di esecuzione
Da Ottobre a Giugno
La presentazione e promozione del video completo dopo Pasqua.

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)
coinvolgimento diretto di circa 100/150 studenti e studentesse oltre al gruppo dell'azione 4
cittadinanza e Comuni della provincia.
- Enti e Associazioni coinvolte
AVE', ProgettoMondo-MLAL, Ass.ne AS.SO.FA. ass. Baobab, Ass.ne Nuovi cittadini pontenuresi, Centro interculturale, La pecora nera commercio equo e solidale, Ass.Ghanesi, Azienda agricola Campo lunare e giovani produttori locali, Apiario solidale e azienda Il granello di senapa di Travo, Comuni di Piacenza, Pontenure, Podenzano, Roveleto, Rivergaro, Fiorenzuola d'Arda,Istituto agrario Raineri -Marcora, Biblioteca Passerini – Landi, Biblioteca di Pontenure, Libreria Farenheit, Associazioni, Reti (Libera) e gruppi che si occupano di mafia e camorra, giovani dell'UDS, ass.ne Donne in campo Emilia -Romagna, Ass.ne Richiedenti terra-orto comunitario di Trento, Azienda Lungacque di Caratta, Centro Interculturale, Ass.ne Genitori e FOTO ARTE e VITA di Roveleto di Cadeo.

Ruolo dei partner
Collaborare alle azioni ognuno a seconda della propria mission, esperienza, competenza in modo corale e organico con strumenti diversi, dall'ospitalità e messa a disposizione di locali, alla partecipazione diretta agli interventi di animazione e promozione di video Mostre e giochi di ruolo, rilascio di interviste e commenti, interventi di peer - education, ecc.

8: FORMAZIONE APERTA

Descrizione analitica dell’ attività
1. Giornata annuale di Formazione aperta e gratuita che si svolgerà come da tradizione presso Villa Raggio nell'omonimo Parco a Pontenure dal titolo: “Tra uccidere e il morire c'è una terza via: vivere”, competizione o cooperazione? Noia o gioia nel comune impegno di cittadinanza attiva? Solitudine o solidarietà e condivisione nel testimoniare e sperimentare strade alternative per nuove relazioni disarmate e disarmanti e nuovi esperimenti di economia solidale? Gli ospiti sono da definire ma tra loro potrebbe esserci Mohamed Ba, griot senegalese protagonista di uno dei due episodi del Doc “Va' pensiero” di Dagmawi Iver proiettato a conclusione de Progetto 2014 e da un'animatrice teatrale da individuarsi (The Albero o Teatrindifesi, ecc.).
2. “Rifùgiati a casa mia”: percorsi possibili per l'individuazione di un'adeguata risposta ai bisogni di cittadinanza delle persone che giungono nel territorio piacentino in seguito a migrazione forzata.
Il gruppo di lavoro che l'ass.ne Mondo Aperto propone di formare individuerà di concerto con il Tavolo un'azione di sensibilizzazione della cittadinanza anche invitando esperti e protagonisti di esperienze significative sul territorio nazionale.
Contenuti di riferimento saranno: la Normativa riguardante i rifugiati, le motivazioni che hanno portato i rifugiati a intraprendere il loro viaggio, le dinamiche relazionali interculturali, le buone pratiche esperite in ambito nazionale che offrono valide alternative all’accoglienza dei rifugiati in strutture o alberghi.
Il percorso si svolgerà nell’obiettivo di rafforzare, aprire e ampliare lo stesso gruppo per costituire una rete di cittadini che contrasti la discriminazione attraverso la formazione e l’informazione, cercando di dialogare con le istituzioni del territorio, in una dimensione glo-cale, intelligente, accogliente, giusta.
3. In viaggio con Erodoto: percorso formativo dedicato ai ragazzi e alle ragazze, attraverso laboratori, teatro, tavole rotonde, per superare gli stereotipi e aprirsi al dialogo e alla conoscenza dell’altro e per approfondire temi quali volontariato, solidarietà e cooperazione internazionale, gestione dei conflitti.

Obiettivi

  • offrire metodi formativi interattivi più orientati al training che alla lezione frontale coerenti con i fini della nonviolenza che devono coinvolgere la globalità della persona e prefigurare stili di vita e di impegno sociale più partecipativi
  • dare un contributo per la diffusione di stili più partecipativi di lavoro nei gruppi a livello di scuole, associazioni, forze politiche, centri giovanili, movimenti, luoghi di lavoro, famiglie,..
  • “formare i formatori” offrendo opportunità di feed-back sul proprio modo di lavorare in gruppo nel tavolo stesso.
  • riflettere sull'esperienza dell'azione “Contrabbandiere di pace” tesa a dare corpo, anima e collante di gruppo nella continuità di una relazione tra chi si impegna nel Tavolo de appartiene a varie generazioni, dentro e fuori le riunioni spesso prettamente organizzative.
  • individuare che cosa può favorire la resistenza e la resilienza in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo anche per chi cerca nell'impegno di cittadinanza attiva strade alternative per sopravvivere alla crisi e ai venti di guerra preventiva perenne.
  • creare o rafforzare un gruppo di lavoro che in una prima fase si formi, sensibilizzi la città su percorsi proponibili per e con i rifugiati .
  • individuare percorsi nuovi per la città e maggiormente rispondenti ai bisogni dei cittadini rifugiati
  • contribuire a rendere desiderabile la costruzione di una rete solidale di cittadini, aperti al dialogo e al confronto
  • coinvolgere a livello locale risorse umane significative (psicologi, professionisti, volontari, giovani in cerca di prima occupazione, ...) che operino in sinergia tra loro e con il coinvolgimento degli attori del progetto, che da destinatari diventino almeno in parte partecipanti attivi, valorizzati e rispettati e quindi più protagonisti del proprio progetto di vita.
  • Coinvolgere giovani per partecipare al percorso “In viaggio con Erodoto”

9: PROIEZIONI E AZIONI

Descrizione analitica dell’ attività
Proiezioni in città e nei Comuni della provincia di:

  • “Io sto con la sposa”, Soggetto, regia e produzione di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry; cessione gratuita in conto compenso per contributo di crow-funding già versato dalle associazioni;
  • “Tu non uccidere” video autoprodotto dal Tavolo con interviste a testimoni di pace e obiettori piacentini;
  • “Di terra si vive”, Video-reportage di viaggio di due giovani volontari prodotto da AVE' in occasione dell'Anno internazionale della terra 2015, su esperienze di agricoltura di comunità in Togo, Benin e Ghana;
  • un film dal Festival del Cinema africano di Verona 2015 (“Africa paradis” di Sylvestre Amoussou o altri) o dalla Rassegna Human Rights Nights di Bologna.
L'iniziativa è rivolta a giovani e alla cittadinanza adulta.
L'intervento delle associazioni è finalizzato ad arricchire la presentazione dei film e a promuovere la partecipazione del pubblico.

Obiettivi
Informare sui temi del percorso anche attraverso l'arte, l'immagine, il cinema con la presenza di ospiti esperti con cui avere un rapporto diretto in sala.
I film/doc saranno proiettati in alcune scuole ed in alcuni comuni del territorio con i quali si intende interagire maggiormente rispetto ai passati progetti.

Previsione dei risultati

  • Coinvolgimento di quel pubblico giovane e adulto cittadino e dei comuni della provincia che sono più recettivi al linguaggio cinematografico.
  • Minore disinformazione rispetto ai temi della solidarietà e della cooperazione, della tutela dei diritti, della difesa del territorio – e in particolare di quello destinato alla produzione di cibo – e dei beni comuni, della smilitarizzazione, del disarmo e del rifiuto di ogni guerra, di offesa, di difesa o umanitaria.

Calendario di esecuzione.
Da Marzo a Maggio 2015

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)
Giovani di centri di aggregazione giovanile, pubblico adulto cittadino in almeno 4 comuni della provincia aderenti al progetto. Stima di minima: almeno 500 / 600 persone.

Enti e associazioni coinvolte
Ass.ne Convivio di Bobbio, Ass.ne la Goccia, Legambiente, Emergency, Ass.ne AVE'. Progetto mondo- Mlal, Caritas, Centro di aggregazione giovanile a Spazio 4 e coop che gestisce il centro, biblioteche di Gossolengo, di Rivergaro, di Pontenure, Ass.ne Mondo Aperto, Comuni di Piacenza, Gossolengo, Rivergaro, Podenzano, Gragnano, Fiorenzuola d'Arda, Roveleto di Cadeo, Bobbio,Centro interculturale e associazioni in esso ospitate, Agorà dei Mondi, mediatrici e mediatori interculturali, Fiorenzuola oltre i Confini, Cinema Iris o Nuovo Jolly di Piacenza, SVEP, Centro interculturale,ecc.

Ruolo dei partner
Ospitare, promuovere, partecipare, animare insieme le proiezioni dei film, i dibattiti, l'incontro con gli e le ospiti.

10: “ESSERCI!”: evento finale pubblico nel quale confluiranno parte dei protagonisti dei vari percorsi e i loro apporti in vari linguaggi.

Descrizione analitica dell'attività
Diversi percorsi del Progetto come affluenti di un fiume confluiranno in una restituzione finale in Piazza Cavalli o in Piazza Duomo, piazza più frequentata da cittadini di diverse provenienze geografiche e culturali con:

  • spettacolo in parte itinerante di -teatrovideoletturemusica- con i protagonisti dei vari percorsi con un ruolo particolare per il gruppo di giovani dell'azione 4 e di tutti quelli da essi coinvolti, in particolare artisti locali, giovani rifugiati e di associazioni di migranti,
  • proiezione di un documentario o film sulle tematiche inerenti il Progetto (vedi azione 8)
  • esposizione nella piazza e in alcuni punti della città con la collaborazione dell'Unione commercianti del materiale espositivo prodotto nei vari percorsi.
  • banchetti delle associazioni
  • assaggi di cucina meticcia a KM0 e cibo equo e solidale coinvolgendo giovani “chef donne” di diverse nazionalità

Obiettivi

  • dare ai giovani che hanno partecipato ai percorsi l'opportunità di sperimentare come i linguaggi esperiti possano essere uno strumento di comunicazione sociale e di sensibilizzazione della cittadinanza su temi importanti.
  • offrire loro la possibilità di sperimentarsi in un lavoro cooperativo per il raggiungimento di un fine comune
  • rinforzarli nella loro capacità di produrre effetti di ricaduta positiva nel proprio ambiente
  • coinvolgere la cittadinanza in positivo sulla bellezza della diversità e della creatività anche come strumento per affrontare temi scottanti e problemi di difficile soluzione
  • coinvolgere rifugiati, profughi, migranti, uomini, donne , giovani e bambini/e.

Previsione dei risultati

  • Restituzione alla città dei percorsi con una maggiore visibilità di una rete “educante” che lavora insieme nella diversità attorno al tema della necessità e possibilità di un ruolo attivo di ciascuno e di tutti in coscienza per difendere scelte responsabili contro la guerra, l'economia e la cultura che la produce.
  • Rinforzo dell'autostima dei protagonisti nella loro capacità di realizzare insieme un evento costruttivo e di trovare modalità comunicative soddisfacenti rivolte a un pubblico più vasto del normale uditorio nel quotidiano dei ragazzi e delle ragazze.

Calendario di esecuzione
Maggio/Giugno 2015

Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica)
Cittadini/e e ragazzi tutti attori e attrici di un evento che vogliamo immaginare partecipato, vissuto, e sentito con cervello ed emozioni. (300 persone)

Enti e Associazioni coinvolte
Tutte quelle sino ad ora nominate insieme ai giovani della Luppoleria di Via Alberoni, la Banca del tempo e dei saperi di Piacenza. In particolare il Comune di Piacenza.

Ruolo dei partnerIl Comune di Piacenza, nel mettere a disposizione lo spazio nel cuore della città e nell'attrezzarlo tecnicamente per la performance, nel promuoverlo tra la cittadinanza insieme con SVEP, Unione Commercianti.

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