venerdì 13 febbraio 2015

Italia ripudia la guerra: non rendiamo più facile dichiararla

 

In Italia sarà più facile dichiarare lo stato di guerra con la riforma del Senato. 

L’allarme è stato lanciato dalla Rete Italiana per il Disarmo che evidenzia come la riforma istituzionale voluta dal governo Renzi, contenga anche la modifica dell’articolo 78 della Costituzione che recita: “Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”.

La revisione dell’articolo 78 si rende necessaria per effetto della trasformazione dell’attuale Senato in Camera delle autonomie, un’assemblea non elettiva. Con tale modifica anche consiglieri regionali e sindaci avrebbero ottenuto  il potere di decidere dello stato di guerra del Paese e si è quindi deciso di escludere il Senato dalla deliberazione prevista dall’art. 78. Il risultato è che la decisione dello stato di guerra viene attribuita alla sola maggioranza semplice, ovvero quella che ha conferito la fiducia al governo.  Il rischio che ne deriva è quello che la dichiarazione dello “stato di guerra” sia affidata solo ai deputati e che, quindi, la decisione venga presa, di fatto, soltanto con i voti del partito di maggioranza alla Camera.
“E’ inaccettabile che una minoranza rispetto al Paese e all’elettorato prenda la decisione di far entrare l’Italia in guerra”, spiega il coordinatore di Rete Italiana per il Disarmo, Francesco Vignarca che ricorda  come si tratta di “questioni fondatore della nostra Repubblica: chi ha scritto la nostra Costituzione sapeva bene cosa fosse la guerra e per questo il ripudio era netto. Chiediamo di poter riaprire una discussione politica e pubblica su questi argomenti a cominciare dall’articolo 78 e dall’articolo 11 della Costituzione dove chiaramente si dichiara che ‘l’Italia ripudia la guerra’”.
“Siamo stupiti che una modifica così rilevante venga attuata quasi recependo in automatico, con modalità da burocrate”, aggiunge Vignarca -. Vorremmo che su questo tipo di variazioni e su questo tema si aprisse una discussione più generale per capire cosa vuol dire ripudio della guerra e quali meccanismi mettere in pista. La soluzione immediata potrebbe essere alzare il quorum in modo che sia più qualificato, perché altrimenti il rischio è che ci vogliano meno voti per dichiarare lo stato di guerra che per eleggere il presidente della Repubblica”.                       

La Rete italiana per il disarmo, Rete della Pace e Sbilanciamoci rilanciano  un appello di diversi personaggi della cultura a sostegno di un emendamento sulla questione presentato da un largo numero di Deputati afferenti all’intergruppo dei “Parlamentari per la Pace”.
( Appello - http://www.disarmo.org/rete/a/41247.html )

 

lunedì 9 febbraio 2015

Ospitiamo giovani artisti dalla Transilvania-Romania

.La compagnia teatrale “Osono’”,  gruppo teatrale di professionisti provenienti da Sepsiszentgyorgy (Transilvania-Romania) è considerato il più innovativo laboratorio teatrale di giovani artisti contemporanei. Oltre a spettacoli teatrali, il gruppo promuove progetti educativi e sociali per aiutare giovani ed adulti nella ricerca del proprio ruolo nella società come persone responsabili.  Organizza spettacoli nelle più grandi città del mondo da Bangkok ad Amburgo ed è stato più volte ospitato a concorsi teatrali in Italia. Questi giovani artisti hanno ricevuto numerosi premi per la loro eccellente attività nella divulgazione della cultura. Lo spettacolo COME L’ACQUA RISPECCHIA IL VOLTO, collegando le esperienze degli attori con le storie di bambini solitari e abbandonati, di genitori incapaci, di giovani vulnerabili, offre la possibilità di creare un incontro con se stessi, con il pubblico e con Dio. Lo spettacolo è il prodotto di conversazioni e rilevamenti personali e rispecchia il tremito delle nostre anime. www.osono.ro

martedì 3 febbraio 2015

DIVERSITA': UN VIAGGIO TRA STEREOTIPI E PREGIUDIZI.

INVITO APERTO A CHIUNQUE SIA INTERESSATO ALLE TEMATICHE PROPOSTE:

"DIVERSITA': UN VIAGGIO TRA STEREOTIPI E PREGIUDIZI."


 

9-10 FEBBRAIO ORE 15-18 PRESSO LA SEDE DELL'ISTITUTO ROMAGNOSI DI PIACENZA.

PERCORSO FORMATIVO DINAMICO, NON FRONTALE E GRATUITO TENUTO DA MARINA LOVATO, formatrice di MLAL di Verona.

OBIETTIVO

Sperimentare insieme dinamiche e attività che possano essere poi riproposti da ognuno nel proprio contesto d'azione. Indicato per giovani che vogliano provare ad affrontare queste tematiche all'interno della propria scuola, gruppo scout, parrocchia o altri gruppi informali, Servizio civilisti, Educatori, Educatrici, Formatori, Insegnanti, Attivisti, Volontari...o Chiunque desideri anche solo approfondire l'argomento e avere la possibilità di un confronto.

STEREOTIPI E PREGUDIZI sono la cornice delle relazioni che quotidianamente costruiamo intorno a noi. I modelli culturali che ci guidano diventano dei codici di interpretazione che possono facilmente creare separazioni o incomprensioni. La DIVERSITA' è l'unica caratteristica che veramente abbiamo in comune tutti e tutte, è una delle più grandi ricchezze dell' Essere Umano. Oggi putroppo la lettura dei giornali, la visione dei programi televisivi o il navigare in internet ci obbligano a confrontarci inevitabilmente con termini quali razzismo, discriminazione, omofobia, conflitti sociali e culturali. Per questo vi invitiamo a partecipare a questo percorso che vuole essere un' opportunità per confrontarci, sperimentare e acquisire nuove competenze e strumenti per poter DIVENTARE "AGENTI DI SENSIBILIZZAZIONE" SUL TEMA DELLA DIVERSITA E EVENTUALMENTE ATTIVARE INIZIATIVE DI CITTADINANZA ATTIVA.
L'incontro fa parte della prima azione del progetto del TAVOLO DELLA PACE 2014-2015:
STRADE DI PACE, STRADE DI SOLIDARIETA' E LINGUAGGI UNIVERSALI: PERCORSI PER RENDERE VISIBILI MA ANCHE INDESIDERABILI XENOFOBIA, PREGIUDIZIO, DISCRIMINAZIONE E MILITARISMO DELLE MENTI E DEI TERRITORI.