Se
il 2 giugno e' la festa della repubblica allora e' la festa della
Costituzione repubblicana che ripudia la guerra: e quindi e' assurdo e
criminale che lo stato italiano continui a partecipare alla guerra
terrorista e stragista in Afghanistan; e' assurdo e criminale che
continui nel riarmo; e' assurdo e criminale che resti in quell'alleanza
massacratrice che e' la Nato invece di chiederne lo scioglimento.
Se il 2 giugno e'
la festa della repubblica allora e' la festa della Costituzione
repubblicana che riconosce e difende la vita, la dignita' e i diritti di
tutti gli esseri umani: e quindi e' assurdo e criminale che lo stato
italiano continui a perseguitare i migranti con infami politiche
razziste e schiaviste.
Se il 2 giugno e'
la festa della repubblica allora e' la festa della Costituzione
repubblicana che afferma l'eguaglianza di diritti: e quindi e' assurdo e
criminale che lo stato italiano continui ad essere complice dei poteri
rapinatori, sfruttatori e usurai, del regime della corruzione e dei
poteri mafiosi, del modo di produzione che privilegia la massimizzazione
del profitto fino ad esercitare ogni violenza nei confronti degli
esseri umani (ridotti a mera forza lavoro, esercito di riserva, mandria
di consumatori) e della natura (considerata come scrigno di materie
prime da rapinare, avvelenare ed esaurire senza scrupoli).
La repubblica e' la cosa di tutti: il bene comune, la condivisione, la responsabilita'.
La repubblica e' la casa di tutti: la civile convivenza, la biosfera, la cura reciproca.
La repubblica e' l'antifascismo in atto.
La repubblica e' la nonviolenza in cammino.
Per festeggiare il 2 giugno occorre opporsi alla guerra, alle armi, a tutti i poteri armati, a tutte le uccisioni.
Per festeggiare il 2 giugno occorre opporsi al razzismo, alla discriminazione ed a tutte le persecuzioni.
Per festeggiare il 2 giugno occorre opporsi all'economia della schiavitu'.
Per festeggiare il 2 giugno occorre opporsi alla rapina, alla devastazione e alla distruzione della natura.
Per
festeggiare il 2 giugno occorre opporsi al potere maschilista e
patriarcale che e' la prima radice di ogni oppressione, di ogni
violenza.
Vi e' una sola umanita'.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, primo giugno 2014
da: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00001.html
da: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00001.html
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