Israele a EXPO:
"Campi di domani"
o un domani senza più campi occupati?
#EXPO2015 | ISRAEL PAVILION
2.369 mq firmati dallo studio David Knafo. Un “giardino verticale” alto 12 metri che cambia i colori secondo lo scorrere delle stagioni. Con il tema “I campi di domani”, i progressi nell’irrigazione delle zone aride sono protagonisti del Padiglione Israele a Expo2015 http://bit.ly/SNtRfp
2.369 mq firmati dallo studio David Knafo. Un “giardino verticale” alto 12 metri che cambia i colori secondo lo scorrere delle stagioni. Con il tema “I campi di domani”, i progressi nell’irrigazione delle zone aride sono protagonisti del Padiglione Israele a Expo2015 http://bit.ly/SNtRfp
“La presenza in pompa magna di
Israele nell'Expo conferma che dietro il tema “nutrire il pianeta”
si nascondono coloro che si muovono in senso esattamente opposto. Il
padiglione dello stato sionista, denominato “Campi di domani”,
sarà situato in una posizione privilegiata, a fianco di quello
italiano – paese organizzatore, a dimostrazione dei saldi legami
tra i due stati - all'incrocio fra i due assi principali
dell'Esposizione e, con una dimensione di 2.400 metri quadrati
intenderà propagandare le “eccellenze” dell'Occupazione
israeliana, come l'agricoltura e lo sfruttamento delle risorse
idriche arabo-palestinesi.”
http://www.bdsitalia.org/index.php/component/tortags/tag/expo_2015
Nel progetto consultabile on line sul
sito ufficiale di Expo 2015, Israele si vanta dell’alto livello di
sviluppo nel settore dell’agroalimentare e nella lotta contro la
desertificazione. E ancora. Punta di diamante nella progettazione del
padiglione che aprirà il 1 maggio prossimo, è l’alto livello di
competenza tecnologica raggiunto da Israele nelle opere di “bonifica”
dei terreni incolti.
Nel progetto però, non sono ben
specificati di quali terreni si tratti.
Quando Expo2015 aprirà le sue porte,
sarà interessante scoprire se Israele inserirà tra i prodotti della
sua terra anche quelli provenienti dalle aree occupate in
Cisgiordania. O se tra le primizie che il paese esporrà ci saranno
anche i raccolti provenienti dalle colonie sioniste della West Bank.
“Mostrare il vero carattere di Israele e non quello che di norma
appare sui giornali” è l’obiettivo che i responsabili della
struttura vogliono raggiungere dal punto di vista mediatico. Secondo
alcuni dati, oggi in Israele l’agricoltura rappresenta circa il 2,4
del Pil e circa il 2% delle esportazioni, e il Paese produce oltre il
90% del proprio fabbisogno alimentare. Sulle terre degli altri.
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