venerdì 16 gennaio 2015


Il papà di Handala
Il 22 luglio 1987, su un marciapiede di Londra veniva colpito Naji al-Ali, disegnatore e vignettista palestinese. Papà premuroso di Handala, bimbo palestinese simbolo delle sue strisce di cui nessuno ha mai visto il volto perché è sempre stato disegnato di spalle. Un bambino che rappresentava la resistenza palestinese e un intero popolo, un bimbo che si sarebbe girato per mostrare il suo volto solo una volta tornato a casa sua, solo una volta tornato libero, in terra di Palestina.
Il papà di Handala, colui che muoveva quella matita così fastidiosa, era un uomo straordinario: a 10 anni era stato un Handala anche lui, esule, cacciato dalla sua terra e abitante di arrangiate tende nel campo di Chatila in Libano.
Naji al-Ali con la sua matita, ogni giorno, anche dal più lontano esilio londinese, colpiva il nemico israeliano occupante con strisce sottili e pungenti, laceranti e dolci, era un combattente instancabile, finchè Israele non decise di andarlo a cercare.
A tutt'oggi i colpevoli non sono stati arrestati. 
Violentemente privato del diritto di un’altra vignetta, di un altro disegno o di un altro attacco al potere, Naji al Ali non è stato mai dimenticato. La sua vita e i suoi disegni sono stati anche resi immortali dal film "Un artista con una visione".
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